QUESTA STRANA SENSAZIONE MI PIACE.

È sempre la stessa storia, io qui, a casa, domenica pomeriggio, ad aspettare un messaggio. Chissà se questa volta arriverà. Chissà se è diverso dalle altre volte. Se starà pensando a me come io a lui. Non so, proprio non so, ma lo spero, come tutte le altre volte. Ma lui, mi piace. Mi piace davvero. Lo dico sempre, è vero, ma boh. La musica non aiuta, più l’ascolto, più ci penso, più mi viene ansia, ma infondo questa strana sensazione mi piace, quel misto di ansia e felicità, è la stessa sensazione che ho provato quando venerdì sera ho ceduto alle sue tentazioni, quando fuori dai tornelli della stazione ci siamo fermati, ci siamo guardati negli occhi, ci siamo baciati come due adolescenti che se ne fregano di ciò che hanno intorno, le sue spalle appoggiate al muro, le mie mani intrecciate alle sue, l’indecisione a incasinarmi la testa, vado o resto? E lui che mi ripeteva “il treno puoi sempre perderlo, anche se è l’ultimo fino a domattina, sta a te, anche se io preferirei che lo perdessi”, finché ho preso coraggio, il coraggio di scegliere per la mia felicità. L’ho preso sotto braccio, “okay, dai andiamo” e ci siamo avviati verso la metro, il treno era ancora lì, ma io non avevo alcuna intenzione di voltarmi e tornare a casa, era da un po’ che non mi sentivo così bene, era da un po’ che non mi sentivo apprezzata in quel modo, era da un po’ che qualcuno non mi guardava con quegli occhi. Mi sono fidata delle sensazioni. Mi sono fidata di quel ragazzo che circa un’ora prima, seduti con le gambe a penzoloni sulla Darsena, mi aveva detto di avvicinarmi un po’ e poi cercando i miei occhi mi aveva chiesto “Me lo daresti un bacio?”.